Accanto alla comunità tibetana davanti al consolato cinese
Oggi accanto alla comunità tibetana nei pressi del consolato cinese a Milano, in occasione dell’anniversario della insurrezione di Lhasa. Il 10 marzo del 1959 nella capitale del Tibet scoppiò una rivolta contro l’occupazione militare cinese.
Ancora ai nostri giorni 165 giovanissimi si sono autoimmolati per denunciare la repressione di cui quel popolo è vittima. Non è benaltrismo. Non è fuori luogo, ora che c’è la guerra in Ucraina. I tibetani sono da decenni testimoni dei tentativi di un potenza egemonica di assorbire e cancellare un popolo e la sua storia.
Noi occidentali, se vogliamo essere credibili, dobbiamo ricordarcene sempre.