Allarme dipendenze: era già tutto previsto
Questa mattina ho partecipato all’incontro organizzato dalla Fondazione Eris dal titolo “Dipendenze: era già tutto previsto”.
Ho assistito a tante testimonianze di comunità e cooperative impegnate in prima linea.
Aumenta la gamma di sostanze psicoattive: nel 2022 il sistema di allerta europeo ne ha segnalate 41 di elevata potenza e purezza, portando a 930 il numero complessivo monitorato;
il principio attivo è passato dal 17 al 29%;
per il 48,6% degli accessi ai pronto soccorso non è possibile identificare la sostanza;
1 studente su 4 che frequenta il secondo anno di scuola superiore ammette di fare uso di sostanze;
aumenta il numero di minori dai 12 ai 18 anni segnalati dalla Neuropsichiatria infantile;
Stiamo parlando di una emergenza epocale, che riguarda il futuro di un’intera generazione. Abbiamo il compito di non lasciare i nostri giovani da soli e di sostenere in modo sussidiario le realtà che li aiutano ad affrontare e ad uscire dal disagio. Anche se, dobbiamo dircelo, oggi “chi aiuta”, ovvero i corpi intermedi, non se la passa bene. Dalle organizzazioni internazionali che vivono del traffico di stupefacenti alle risposte facili come quella della “riduzione del danno”; lo scontro è tra Davide e Golia. Da qui l’appello delle comunità che hanno preso parte alla mattinata di lavoro a fare rete tra le realtà del sociale e non pensarsi isole. Così, devono ripensarsi anche tante altre agenzie educative che devono essere alleate nell’affrontare questa emergenza epocale: dalle scuole agli oratori.