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IMG-20231031-WA0041(ITALPRESS) – Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (43 voti a favore, 26 contrari) la legge di revisione ordinamentale che prevede modifiche a numerose leggi regionali, aggiornandole o adeguandole alla normativa statale. “Il provvedimento – ha detto la relatrice Alessandra Cappellari (Lega) – consente il superamento di vecchie norme per rispondere agli obiettivi di chiarire e semplificare le procedure e garantire efficacia alle leggi, evitando così inutili passaggi burocratici nell’interesse di cittadini e imprese. L’approvazione odierna conclude un approfondito e complesso iter che ha visto coinvolte tutte le Commissioni consiliari che hanno espresso pareri e proposto emendamenti per gli ambiti di competenza”. In particolare la Commissione referente che ha raccolto tutti i pareri ed emendamenri dalle altre è stata la II, Affari istituzionali ed Enti locali, presieduta da Matteo Forte (FdI).

Oltre ad aggiornare le leggi regionali per adeguarle alla normativa statale, il provvedimento ‘ordinamentale’ aggiorna la normativa anche per attuare il principio della leale collaborazione con il Governo ed evitare impugnative in Corte Costituzionale. L’articolato non prevede modifiche di spesa. Le materie oggetto dei 32 articoli della legge ordinamentale sono numerose e interessano 24 leggi regionali. Si va dall’aggiornamento di norme sulla promozione turistica (prevista una semplificazione delle procedure di pianificazione), sulle Aler (a sostegno dell’housing sociale pubblico), sul patrimonio abitativo dei Comuni (per favorire la vendita dove necessario), sul trasporto pubblico locale, sullo smaltimento dei rifiuti. Modifiche sono state introdotte nelle leggi relative alle scuole dell’infanzia (ampliato il numero degli istituti paritari destinatari di provvedimenti per il contenimento del costo delle rette), alla Protezione civile, ai Fondi di Garanzia e all’ORAC (Organismo regionale per le attività di controllo). In particolare qui l’aula ha accolto proprio le proposte emendative presentate in II Commissione dal presidente Forte e dal consigliere Marisa Cesana (Lista Fontana): l’ORAC passa da 11 a 9 componenti, tutti esterni all’amministrazione regionale secondo il principio per cui chi controlla deve essere separato dal controllato, che possono essere rinnovati per un secondo mandato.

Adeguamenti a pronunciamenti della Consulta e a normative nazionali ed europee riguardano invece materie come le concessioni minerarie, gli impianti termici civili, il controllo dei gas di scarico dei veicoli a motore e degli impianti termici. Considerata l’attualità e l’importanza dell’argomento, vengono previsti nuovi criteri per rendere più mirati ed efficaci gli interventi di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Si autorizza inoltre la Regione a istituire l’ATO della Valle Camonica con atto normativo. L’Ambito Territoriale Ottimale (ente che si occupa del servizio idrico) si riferisce di norma a un ambito provinciale ma in questo caso viene riconosciuta la specificità della zona territoriale montana e prealpina. L’ordinamentale dedica ampio spazio a modifiche della normativa sull’attività venatoria, anche in questo caso per aggiornare la legge regionale e attuare il principio della leale collaborazione con il Governo.

Matteo Forte

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