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NEGLI ULTIMI 30 ANNI IL PM10 È IN CALO
La linea rossa indica il PTS, la linea rosa il PM10.

Il decremento delle concentrazioni di polveri totali (di cui i PM10 sono circa l’80–85 %) è attribuibile:

1.  Adozione miglior tecnologia (D.P.R. 203/88)

2.  Al trasferimento delle industrie

3.  Alla riduzione delle emissioni di inquinanti primari (ossidi di zolfo e ossidi di azoto)

4.  Al rinnovo del parco auto circolante

IL PROBLEMA È OROGRAFICO PIÙ CHE POLITICO
«La meteorologia Lombarda risente in modo decisivo della presenza dell’arco alpino, che interagisce con il flusso atmosferico dando origine a fenomeni che favoriscono la dispersione delle sostanze inquinanti quali, ad esempio, il favonio oppure precipitazioni più abbondanti in prossimità dei rilievi. Comunque, l’effetto medio della barriera alpina è quello di rallentare il flusso atmosferico e di conseguenza in pianura padana sono frequenti le condizioni di vento debole con prevalenza di regime di brezza. Inoltre, nelle ore notturne invernali con basse temperature del suolo, vento debole e forte irraggiamento della superficie terrestre verso il cielo sereno è possibile la formazione di uno strato d’aria in prossimità del terreno avente caratteristiche di estrema stabilità atmosferica rispetto ai moti verticali (inversione termica al suolo). Pertanto, tale strato è particolarmente favorevole per l’aumento della concentrazione delle sostanze inquinanti nei pressi della superficie terrestre. Infatti, durante gli episodi di forte inversione termica al suolo vengono spesso misurate le concentrazioni di inquinanti più elevate» (dal Rapporto Annuale sulla Qualità dell’Aria – Anno 2010).

NESSUN TERRORISMO SULLA SALUTE
«L’inquinamento produce anche un danno sociale, relativo alla popolazione nel suo complesso: (…). Tuttavia è molto difficile stabilire se e in che misura l’inquinamento dell’aria è responsabile di una malattia respiratoria o della morte di una pianta. Infatti è necessario calcolare l’influsso di tutti i fattori potenzialmente influenti come l’effetto combinato della miscela di sostanze presenti in atmosfera e lo stato di salute e sociale del paziente, piuttosto che il succedersi di eventi siccitosi che possono rendere più sensibile la vegetazione a certi inquinanti» (dal Rapporto Annuale sulla Qualità dell’Aria – Anno 2010).

Matteo Forte

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