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Foto tratta dalla rivista "Ghisa"(ANSA) - MILANO, 11 APR – “Sull’avvicendamento al Comando della Polizia locale nell’agosto del 2017 ci sono questioni che attengono al funzionamento della nostra amministrazione grandi come una casa. Queste richiedono che un organo preposto al controllo sull’attività di Giunta, come il Consiglio comunale, le affronti e non le metta sotto il tappetto come avvenuto fino ad ora per mano di una maggioranza compiacente”. Così in una nota il capogruppo di Milano Popolare, Matteo Forte, ha commentato la nota diffusa dal Comune sul caso della destinazione ad altro incarico nel 2017 dell’allora comandante della Polizia locale, Antonio Barbato.
“Le chiarificazioni a mezzo stampa rilasciate oggi dalla Giunta ovviamente non possono in nessun modo essere sostitutive. Anzi, aprono altri interrogativi. Per esempio: se nell’autunno 2016 si era proceduto a nominare Barbato Comandante a seguito di un bando aperto a esterni ed interni, a cui hanno aderito ben 32 persone, perché non si è provveduto a indire un’altra procedura ad evidenza pubblica anche nell’agosto 2017? – ha aggiunto -. E ancora: se non si poteva operare altrimenti, come si legge nella nota diffusa oggi dalla Giunta, perché intervistato dalle Iene il Sindaco Sala ha dichiarato testualmente che ‘è stata fatta la ricognizione interna’ prima di procedere all’assunzione di Ciacci?”.
Per Massimiliano Bastoni, consigliere comunale e regionale della Lega, quello diffuso da Palazzo Marino è “un comunicato
stampa che non dissipa i sospetti sulla nomina di Marco Ciacci a comandante della Polizia Locale di Milano. Se Sala non ha nulla da nascondere si presenti in consiglio comunale, che sarebbe già una novità, e poi in commissione regionale antimafia e trasparenza”. (ANSA).

Matteo Forte

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