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assunzioni-agevolate-disabili-1024x680-750x462(OMNIMILANO) Milano, 20 LUG – “Perchè Majorino non vuole riferire sulla riorganizzazione del personale dei Centri Diurni Disabili del Comune di Milano?”. Così in una nota gli esponenti di Milano Popolare, Matteo Forte, consigliere comunale, Deborah Giovanati, assessore all’Educazione, Istruzione, Politiche sociali, Salute, Casa del Municipio 9 e Massimo Casiraghi, presidente Commissione Politiche sociali del Municipio 4.

“È in corso la riorganizzazione dei CDD a gestione diretta. Verranno assunte cinque nuove figure apicali – spiegano in una nota – e non è dato sapere quale sia stata la scelta politica che abbia condotto a questa decisione. Molte perplessità sono state poste dalle famiglie e dagli stessi operatori dei Centri. Per di più il Comune di Milano ha deciso di lasciare a casa tre funzionari a tempo determinato, che avevano maturato esperienza sul campo, apprezzata e riconosciuta anche dalle stesse famiglie e dai loro colleghi. Quanto spende il Comune di Milano per questa operazione? In che modo questo modello organizzativo può migliorare il servizio? A tutte queste domande nessuna risposta. Nessuna convocazione di un tavolo di confronto, come richiesto e deliberato dal Municipio 9. Solamente dopo due mesi dalla richiesta del capogruppo Forte si è convocata la commissione politiche sociali, tenutasi in data odierna, che si è svolta per la prima ora con un excursus sui servizi per le persone con disabilità in generale, di cui solo cinque minuti dedicati alla riorganizzazione, un quarto d’ora d’intervento dell’assessore Majorino su quanto il Comune sta facendo per le persone con disabilità e un quarto d’ora per gli interventi. Una evidente volontà di non affrontare la questione.

La seduta – proseguono gli esponenti di Milano Popolare – è stata chiusa ancor prima di sapere le richieste per aggiornare la Commissione e permettere l’audizione dei lavoratori e esponenti dei Municipi. La situazione è veramente imbarazzante. A Settembre i CDD riapriranno le porte e non sappiamo ancora che cosa aspetterà loro, a discapito, come sempre, degli stessi utenti”.

Matteo Forte

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