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(OMNIMILANO) Milano, 14 APR – Oltre due terzi, nelle primarie e per l’infanzia, la restante parte nelle secondarie di I e II grado, ma le scuole paritarie lombarde fanno risparmiare allo Stato oltre 1 milardo e mezzo di euro. È quanto emerge dai dati presentati da Agesc in occasione della 30esima marcia della scuola cattolica Andemm al Domm, organizzata stamani con arrivo in piazza Duomo alla presenza tra gli altri dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola.

Elaborando i dati Miur e dell’ufficio scolastico regionale, Agesc ha messo in luce che per gli alunni più piccoli la scuola paritaria fa risparmiare 5741 euro ad iscritto, e in Lombardia tra primarie e infanzia coloro che hanno scelto di non iscriversi ad una struttura statale sono quasi 200mila. La preferenza per le scuole paritarie emerge soprattutto per le scuole d’infanzia dove le paritarie accolgono il 57% dei piccoli frequentanti. Dalle primarie in poi, nelle scuole paritarie resta solo il 9% degli alunni totali lombardi: negli secondarie in totale non si raggiungono i 60mila. Se nel totale degli iscritti alle scuole in Lombardia le paritarie nell’anno scolastico appena 2011-12 hanno accolto il 18,4%, una tendenza opposta emerge tra gli iscritti agli istituti di istruzione e formazione professionale paritari che arrivano al 78%, con riferimento  nell’anno scolastico 2010-11.

Sempre nello stesso anno è stato fotografato anche il panorama delle scuole cattoliche e di ispirazione cristiana presenti nel solo territorio della Diocesi di Milano: ve ne sono 1120, oltre la metà (753) di infanzia, per un totale di oltre 117mila alunni di cui 5366 stranieri. Gli insegnanti, categoria che, secondo l’Arcivescovo Angelo Scola “è molto sacrificata nel nostro paese”, in totale raggiungono quasi le 10mila unità, concentrati soprattutto nelle scuole di infanzia e in quelle secondarie di secondo grado.

Matteo Forte

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