Un assestamento, con “debito buono”
Al Pirellone si chiude oggi la fase di assestamento di bilancio, che segna una spesa complessiva di 27 mld e, per la prima volta, anche un disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022 è quantificato in € 1.090.511.225,77. Si tratta non di nuovo debito, contratto accendendo nuovi mutui con le banche, ma di un qualcosa di autorizzato per finanziare spesa di investimento. In particolare il Piano Lombardia di 4,5 mld di euro, con cui Regione ha di fatto anticipato il Pnrr dopo il periodo pandemico, generando un aumento di Pil dello 0,6% e dell’occupazione per 30mila persone. Si tratta quindi di quello che qualcuno definiva “debito buono”, perché finalizzato a contrastare l’andamento ciclico economico post-Covid, realizzando infrastrutture e rafforzando il patrimonio pubblico. Il tutto assicurato da una attenta gestione della giacenza di cassa complessiva, calcolata in 9,9 mld per il 2022.
Le prime due voci di entrata (la compartecipazione al gettito dell’IVA, che rappresenta circa il 47% del totale, e l’IRAP, che rappresenta invece il 20% circa) garantiscono a RL una autonomia fiscale piuttosto elevata (complessivamente ca. dell’80%). Anche la gestione tributaria per l’esercizio 2022 ha confermato un buon risultato per quanto riguarda gli introiti da recupero dell’evasione fiscale; in particolare sono stati accertati circa 296 milioni di euro riferiti ai recuperi da evasione IRAP, IRPEF (il 9% dell’entrata corrente complessiva) e tassa automobilistica (il 4%) in aumento rispetto all’anno 2021 (203 milioni di Euro).
A ottobre 2022 Moody’s ha confermato alla nostra Regione un rating di livello di Baa2, mentre l’Italia si ferma al Baa3. Questa disparità tra Stato sovrano e comunità territoriale è un caso eccezionale a livello mondiale. L’Agenzia di rating, in particolare, ha valutato l’efficienza della gestione finanziaria di Regione Lombardia, con ottimi giudizi in riferimento all’affidabilità finanziaria e alla prudenza nella gestione del debito, con la Regione che ha dato prova di una forte solidità economico patrimoniale e della capacità di far fronte a obbligazioni ordinarie nonché a spese impreviste legate all’emergenza sanitaria.
I motivi riguardano l’eccellenza lombarda largamente riconosciuta e consolidata ormai da anni, in particolare vengono sottolineati:
• la robusta liquidità: viene apprezzata la gestione dei flussi di cassa che consente all’Ente di non ricorrere alle anticipazioni e di assicurare il regolare pagamento dei fornitori in tempi molto stretti (in media 16 giorni prima della scadenza della fattura);
• il basso profilo di debito: viene posto l’accento sull’indebitamento netto (diretto e indiretto) di Regione evidenziando come questo sia pari solo all’8,1% dei ricavi operativi;
• il sistema sanitario in equilibrio e finanziariamente efficiente: si evidenzia come l’efficienza e l’equilibrio raggiunto hanno consentito e consentiranno comunque di mitigare l’impatto negativo dell’emergenza Covid;
• l’economia forte: relativamente ai fattori macroeconomici la Regione si attesta tra le più ricche in Italia con un reddito pro capite del 34% superiore alla media nazionale, un tasso di disoccupazione inferiore alla media nazionale (5,9% rispetto al 9,5 % alla fine del 2021).