“Ha ragione Anita Pirovano, di Sel, quando dice che la proposta di nominare Gherardo Colombo a capo di un comitato trasparenza, avanzata oggi da Beppe Sala, è ‘una dimostrazione tangibile e concreta di continuità dell’azione politica’ di Pisapia. È bene che si sappia”: così dichiara Matteo Forte, consigliere comunale eletto con Milano Popolare nella coalizione a sostegno di Stefano Parisi.

“Il centrosinistra continua a proporre la creazione di comitati e commissioni che, oltre a sovrapporsi l’uno con l’altro, segnano il cedimento della politica e il prosieguo della funzione di supplenza da parte di taluni magistrati. In pieno stile Seconda Repubblica e periodo post Tangentopoli. Stefano Parisi, invece, ricorda un’altra cosa: le istituzioni funzionano quando ciascun potere è definito e limitato per diritto e competenze. Non a caso Parisi parla della necessità di collaborazione tra Comune, Procura, Prefettura e Questura. La nostra proposta parla di un ritorno della politica e della fine del ruolo di supplenza, con l’iniziativa del Comune che chiede alle altre istituzioni di coordinare le azioni: sulla legalità, sulla lotta all’abusivismo, alle occupazioni, alla criminalità, sulla gestione profughi. Ciascuno in base alla propria competenza, con un Comune che torna a fare l’amministrazione a servizio di cittadini e imprese: meno tasse, poche regole ma certe, meno burocrazia anche attraverso la trasformazione digitale della macchina comunale. Anche perché si sa che più chi governa complica la vita alle persone, più si aprono strade alla criminalità organizzata”.

Conclude Forte: “È bene dunque che si sappia che anche su questi temi si giocano concezioni diverse. Da una parte il centrosinistra di Beppe Sala, in totale continuità col giustizialismo degli ultimi vent’anni. Dall’altra chi vuole che ciascuna istituzione sia chiamata a fare il suo, dentro un riconoscimento ed una collaborazione continui a servizio dei cittadini”.