(OMNIMILANO) Milano, 11 DIC – Consiglio comunale bloccato sui criteri per il bando per la realizzazione di nuovi luoghi di culto: si pronuncerà in merito solo lunedì. Oggi all’esame dell’aula di palazzo Marino è arrivato l’ordine del giorno presentato da Matteo Forte del Polo dei milanesi, con cui si chiede al sindaco e alla giunta di “riformulare i criteri di valutazione delle istanze presentate in occasione del bando” sulle aree comunali da concedere per nuovi luoghi di culto. Accordo praticamente raggiunto in aula con la maggioranza e l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che ha aperto ad alcune richieste: l’accesso al bando per enti di culto diverso dal cattolico con personalità giuridica riconosciuti dal Ministero degli Interni o che hanno sottoscritto la Carta dei Valori, un maggior punteggio per le realtà che “hanno chiesto l’approvazione dei ministri del culto, hanno organizzato o partecipato a corsi di formazione civica sotto il patronato del ministero degli Interni e hanno già ricevuto dal Comune di Milano attestati e riconoscimenti quali a esempio le civiche benemerenze”, e ancora la richiesta che i gruppi religiosi partecipanti al bando con esito positivo non siano “tenuti alla chiusura o sostituzione” di strutture già regolarmente presenti sul territorio.
Con il Pd pronto a votare a favore e Sel a uscire dall’aula al momento del voto, a scompaginare le carte è stato l’intervento del socialista Roberto Biscardini, che ha definito il documento “incostituzionale” rifiutandosi di votarlo: “Per la Costituzione tutte le religioni sono uguali e tutti di esercitare il culto, organizzandosi liberamente”, ha detto Biscardini. “Inaccettabili” per il consigliere socialista, in particolare alcune indicazioni dell’ordine del giorno: l’approvazione dei ministri di culto da parte del Viminale e la “frequenza di specifici corsi di formazione civica”. Condizioni “contrarie alla Costituzione: sul tema della libertà religiosa non si transige”. La presa di posizione ha raccolto il sostegno della sinistra e aperto un dibattito nel Pd. La soluzione, chiesta dal capogruppo Lamberto Bertolé, è stata il rinvio della discussione a lunedì’ davanti a “un testo rivisto”. Da Majorino l’auspicio che “si possa trovare una formula condivisa” posto che “alcune condizioni non si possono accogliere”. Da Forte “accuse respinte al mittente: quello che chiedo è il rispetto di indicazioni che arrivano dal Comitato per l’Islam italiano presso il ministero dell’Interno. Rifiuto l’accusa di ledere il diritto di culto e non modificherò il testo: la maggioranza voterà contro”.
Rinviato a lunedì dunque il dibattito, e quindi la pubblicazione del bando sulle aree per il culto: l’assessore infatti si è impegnato ad attendere il voto dell’aula per procedere. Intanto il capogruppo del Polo dei milanesi Manfredi Palmeri chiede all’amministrazione di “riaprire l’iscrizione all’Albo delle religioni, per dare a tutte le associazioni milanesi la possibilità di partecipare al bando”.