Ho partecipato alla Giornata europea della Cultura ebraica. Ieri, in via Guastalla, a Milano. Ho seguito alla Biblioteca Sormani l’inaugurazione della Mostra “Una storia di carattere. 150 anni di stampa ebraica in Italia”, curata dalla Fondazione CDEC. Uscendo da lì mi sono tornate alla mente le parole del Capo dello Stato quando lo scorso 17 marzo, al Parlamento riunito in seduta congiunta, disse: “nella nostra storia e nella nostra visione, la parola unità si sposa con altre: pluralità, diversità, solidarietà, sussidiarietà”. E questo si vede bene nella mostra, in particolare nel contributo della stampa ebraica al processo di unificazione del Paese; si vede bene laddove una biblioteca comunale mette a disposizione di ciascun cittadino il patrimonio archivistico di una comunità importante come quella ebraica. Si è visto bene in generale nella giornata di ieri, dove tutti i milanesi sono stati accolti in Sinagoga ed edotti sulla religione e la storia del popolo d’Israele. Se si considera che la Giornata della Cultura ebraica é celebrata anche grazie al contributo dell’8xmille, di cui anche l’Ucei gode, credo che proprio l’esempio italiano testimoni l’esistenza di una laicità inclusiva, non indifferente al dato religioso, che declina il valore del pluralismo con il contributo che ciascuna comunità apporta al bene comune. Questa é un fatto di cui andare fieri.