
«Per una comunità, per una città, per un Paese – ha esordito mons. Delpini – la fiducia è una condizione irrinunciabile per una coesistenza pacifica delle persone, delle culture, delle religioni. La fiducia è un atteggiamento necessario per affrontare le sfide di oggi e per andare verso il futuro. La fiducia è l’antidoto per contrastare il declino della nostra civiltà».
Declino che l’Arcivescovo ha argomentato citando la paura di compiere scelte definitive per l’esistenza, come quella di sposarsi, fino «a rimandare la decisione di avere bambini fino a che non ci siano tutte le garanzie che promettono di esorcizzare la paura. La crisi demografica ha una delle sue radici nella paura».
Tuttavia l’antidoto, o il vaccino come l’ha chiamato Delpini, all’epidemia di paura non è innanzitutto una ricetta politica. «Come si può vivere la fiducia? Non basta raccogliere qualche buona notizia, non basta fare buoni propositi, non basta dire qualche parola di incoraggiamento a chi attraversa un momento particolarmente difficile. […]. La fiducia ha un fondamento irrinunciabile nel confidare in Dio. […]. Non sono pochi gli uomini e le donne che, animati da una fede convinta e sostenuti da una preghiera costante, hanno contribuito in modo molto significativo a infondere la fiducia necessaria perché Paesi distrutti dalla guerra potessero ricostruire condizioni di libertà, di solidarietà, di passi promettenti verso il futuro».