PENSIERO FORTE

Famiglia

Le politiche per la famiglia non devono essere settoriali, né occuparsi solo dei nuclei più poveri.

L’emergenza demografica che viviamo chiede di rimettere al centro di tutti i settori di governo e dell’amministrazione locale (casa, tasse e tariffe, welfare, servizi per l’infanzia, lavoro, ecc.) quella relazione sorgiva del sociale che è la famiglia, riconoscendole la capacità generativa, la solidarietà vissuta tra generazioni, la funzione educativa e persino redistributiva, favorendo la nascita di nuovi nuclei e il sostegno a quelli esistenti.

Famiglia: sfide e opportunità

Occorre rimettere al centro innanzitutto quella relazione sorgiva del sociale che è la famiglia, riconoscendone la capacità generativa, la solidarietà vissuta tra generazioni e persino la sua funzione redistributiva. La famiglia è la prima agenzia di welfare per cura, per protezione, per educazione dei suoi componenti, in tutte le fasi della vita, in particolare quelle caratterizzate da una maggiore fragilità.

La mia proposta

Anche la Lombardia sconta un grave calo demografico. Occorrono politiche di sostegno per le giovani coppie, in particolare per l’accessibilità alla casa e per i servizi nella fascia 0-6 anni. L’associazionismo familiare e le reti di mutuo-aiuto possono essere i primi alleati e protagonisti di tali politiche. Infatti, solo attraverso un coinvolgimento dal basso di tali comunità e forze sociali è possibile invertire innanzitutto una mentalità diffusa, che considera qualunque legame affettivo come “famiglia” e vede i figli quale insopportabile sacrificio.