Nell’ultima riunione di ieri con l’Assessore al Bilancio Balzani si sono sentite risuonare delle teorie che hanno lasciato di stucco gli interlocutori. Una volta, nella Milano della Resistenza, i GAP sostenevano la necessità di azioni violente che poi avrebbero provocato le ritorsioni dei nazisti sulla popolazione, al fine di sollevare tutti quelli rimasti ancora inermi a prendere posizione contro gli occupanti. La stessa teoria tornerà alla ribalta negli anni di piombo, quando il terrorismo tornerà a giustificare gli atti di violenza con fini pedagogici.
Con i doverosi distinguo, e le dovute proporzioni, – per cui oggi nessuno auspica e giustifica azioni violente – la sinistra arancione che governa la città ha mutuato la teoria secondo la quale diventa necessario “colpire” i cittadini, che non hanno mezzi per difendersi da chi esercita il potere, per convogliare rabbia e malcontento sociale contro lo Stato. Cioè: l’assessore ha annunciato il congelamento di 30 milioni di euro destinati a servizi come il sostegno al reddito di adulti in difficoltà o l’assistenza domiciliare a malati e anziani, in modo da far capire a tutti quanto male fanno i tagli ai trasferimenti statali verso i comuni.
Una volontà politica molto discutibile, soprattutto nel caso di una Giunta che mentre Roma tagliava (lo fa da almeno 3 anni!), aumentava la spesa di 200 milioni, facendo pagare ai contribuenti oltre 600 milioni di tasse in più per sostenere una scelta amministrativa scellerata.