(OMNIMILANO) Milano, 25 GEN – «Sono 488,6 i milioni effettivamente incassati da Expo, non 736,1»: così dichiara Matteo Forte, consigliere comunale d’opposizione del gruppo Polo dei milanesi a margine della commissioni Expo e Partecipate in cui è stato audito Giuseppe Sala.
«Nelle tre paginette che sono state consegnate a noi commissari, che assomigliano molto al comunicato stampa fornito dalla società ai giornalisti una settimana fa circa, sono diversi i numeri che mancano e le cifre che si è evitato di mettere nero su bianco. Innanzitutto i ricavi dell’anno 2015: se si sommano i 19,9 milioni da incassare ancora dalla vendita dei biglietti, i 51,4 milioni di crediti netti relativi ai ricavi diversi e alle sponsorizzazioni ancora da incassare e i 178,7 milioni di sponsorizzazioni offerte in beni e servizi (che sono più che altro spese mancate) si raggiungono i 247,5 milioni. Cifra che deve essere scorporata dagli incassi effettivi che quindi, diversamente da quanto riportato nelle tre paginette, ammontano a 488,6 milioni e non a 736,1. Sempre per quanto riguarda il bilancio dell’anno concluso, tra le spese non c’è traccia dei costi di smantellamento dei padiglioni, iniziato già i giorni successivi alla chiusura di Expo».
Conclude Forte: «Per quel che mi riguarda non voglio insinuare nulla sulla buona gestione di Sala, che fino a prova contraria rimane tale. Il Commissario Unico, nonché rappresentante dimissionario del Comune di Milano nella società Expo 2015 e candidato sindaco alle primarie del centrosinistra, dovrebbe solo essere molto più rigoroso ed esigente con se stesso. Per lo meno quanto lo richiedono ciascuno dei tre ruoli oggi ricoperti contemporaneamente».