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Il Consiglio eserciti il suo potere di controllo sul caso Barbato

8630444-kaoc-u4335034722290610-1224x916corriere-web-milano-593x443(OMNIMILANO) Milano, 31 LUG – “È sbagliato pensare di risolvere la vicenda che investe la Polizia locale ritenendo che, siccome non c’è nulla di penalmente rilevante, la politica che ha potere di indirizzo e controllo non ci debba mettere becco. La Giunta sbaglia ancora una volta nel confondere piano giudiziario con quello politico e delegando tutto al Comitato di Legalità e Trasparenza“. È quanto afferma in una nota il consigliere comunale e capogruppo di Milano Popolare Matteo Forte.

“Premetto: sono convinto al 100% – prosegue – che il comandante Barbato incontrasse Domenico Palmieri in qualità di rappresentante sindacale e non come ‘facilitatore’ di qualche imprenditore in odore di mafia. Ne sono convinto se non altro perché reputo il comandante persona intelligente e avveduta. Il punto non è la sua consapevolezza, accertata nelle sedi competenti, ma il fatto che Barbato abbia ammesso di aver accettato l’ipotesi di pedinamento nei confronti di un altro sindacalista, l’agente Mauro Cobelli. Il quale, tra l’altro, ha dichiarato in una intervista di rileggere ‘certe situazioni sotto un’altra ottica’ dopo aver letto ciò che è emerso a margine dell’inchiesta giudiziaria. Si può e si deve fare luce su quell’ipotesi di pedinamento come su quelle ‘certe situazioni’ di cui parla Cobelli”.

Conclude Forte: “Ripeto, si tratta di mettere il Consiglio nelle condizioni di esercitare la sua funzione di controllo sull’organo gestionale-esecutivo del Comune, oltre che su un pezzo dell’Amministrazione che è a servizio della città, cioè la Polizia locale. Il resto è tutta salsa giustizialista, compreso il trincerarsi dietro un Comitato di nominati dal Sindaco, per quanto autorevoli e rispettabili”.

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