(OMNIMILANO) Milano, 13 OTT – “Dove finisce il cibo avanzato?”, “qual e’ il reale gradimento dei bambini?”, “perche’ non vengono accettate le richieste di menu’ speciali per gli allergici?”. Un “addio” fra polemiche quello dell’amministratore unico di Milano Ristorazione, Gabriella Iacono, che oggi ha relazionato ai consiglieri delle commissioni Educazione e Partecipate a palazzo Marino, prima di chiudere il suo incarico il prossimo 20 ottobre. A Iacono i “ringraziamenti” dal presidente della commissione Educazione Paolo Limonta e dalla maggioranza per il lavoro svolto in MiRi, ma anche critiche da opposizione e dai componenti delle commissioni mensa, presenti in aula.
“Il gradimento dei piatti da parte dei bambini e’ superiore al 75 per cento“, ha spiegato Iacono, mentre il cibo finito fra i rifiuti, oggetto di una recente segnalazione del Codacons “è in quantita’ fisiologica considerando il numero dei bambini serviti”. Riguardo ai recenti casi segnalati e fotografati dai genitori (una mosca trovata su una frittata, un listello di plastica in una lasagna, una banana marcia), le spiegazioni (la mosca è caduta nel piatto in refettorio, il listello non era plastica ma una buccia di cipolla, la banana è stata presa da un cestino della frutta gia’ scartata) non hanno soddisfatto ne’ consiglieri ne’ rappresentanti dei genitori, ne’ la risposta all’ultimo episodio reso noto dai genitori, un insetto trovato fra le erbette cotte: “Avevamo gia’ a suo tempo segnalato che era inopportuno servire spinaci ed erbette surgelati, per la casistica molto elevata nella presenza di insetti da campo”. Insomma “non so se per il livello di attenzione alto o per sfortuna, negli ultimi 15 giorni siamo stati molto sfortunati e c’e’ stata una serie di ritrovamenti”. Inoltre “avevo espresso le mie perplessità sulla possibilità da parte dei commissari di fare foto ai cibi, e constato che se ne e’ fatto un uso improprio. Con i genitori c’è un dialogo non dialogo, dando foto alla stampa e alle tv decontestualizzate e prive di data. Io ho tutta la buona fiducia del mondo ma ci sono casi analizzati che rivelano situazioni fatte ad hoc”. A suscitare pero’ le piu’ forti reazioni sono state le parole di Iacono sui rappresentanti cittadini nelle commissioni mensa: “è una rappresentanza che non ha merito perche’ sono eletti con 4 o 5 voti a testa“. Le repliche: “Rifiuto l’idea di genitori provocatori che scattano foto apposta, la preoccupazione di un genitore e’ per propri figli e non altro. Le Commissioni mensa devono continuare il loro lavoro, anzi, propongo che i consiglieri comunali capitino a sorpresa nelle scuole durante il pasto dei bambini”, ha detto Laura Molteni, della Lega, ricordando quando, nel 2001, trovo’ una cimice in un pasto di Miri preparato per i consiglieri alla buvette di palazzo Marino. Per Matteo Forte, di Milano Popolare, “spiace che la sfiducia all’attuale amministratore sia arrivata proprio dal sindaco Sala, che ha detto che per Miri si sta cercando un ‘manager vero’ e che il servizio deve migliorare. Se non e’ una sfiducia questa”. La replica, a margine, è arrivata dalle stesse rappresentanti delle commissioni mensa: “l’unico dato attendibile sulla soddisfazione dei bambini è un’indagine su 18mila alunni, che rileva come l’insuccesso dei piatti, lasciati parzialmente o totalmente, sia passato dal 12 al 32 per cento“, ha detto Silvia Soresina, rappresentante nel Municipio 5, quanto alle segnalazioni fatte, “di certo non mi diverto a fotografare insetti nei piatti, non voglio boicottare la mensa ma migliorarla”, dice Raffaella Crema, coordinatrice dei rappresentanti cittadini nelle commissioni.
Da molti consiglieri infine, l’invito ad affrontare il tema del cibo scartato. “Otto tonnellate di scarti al giorno sono troppe, sono il 25 per cento. Bisogna cercare di ridurre questa quantita’ – ha chiesto Forte – capendo se e’ legata alla qualita’ del cibo”. Stessa richiesta dalla Lega e da Forza Italia: “Sul tema dello spreco non si e’ fatto abbastanza: parte del cibo può essere recuperato e sulla lotta allo spreco il comune ci deve mettere la testa”, ha detto il capogruppo azzurro Gianluca Comazzi, mentre per Fabrizio De Pasquale “il peggioramento e’ inevitabile se non esiste un sistema di verifica serio e non si correggono quindi gli errori”. L’ultimo, ammesso da Iacono, oggi: “abbiamo servito zuppa di farro fredda, con questo tempo immagino che non avra’ avuto un gran successo…”. Buone notizie, le “polpette di pesce” osteggiate da diversi genitori saranno tolte dal menu’ a gennaio mentre aumentera’ la percentuale di prodotti bio: “l’obiettivo e il 40 per cento di biologico, oggi siamo al 27 per cento – ha detto Scavuzzo – anche se questo comporta un aumento di spesa”: il passaggio ai prodotti bio ha portato ad esempio a un incremento di spesa di 4,2 milioni in quattro anni, su un totale di 17 milioni.