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Odg bipartisan a tutela delle 60 esternalizzazioni Sea

IMG-20220224-WA0007Lunedì 14 febbraio è stato approvato dall’aula un ordine del giorno a tutela dei 60 lavoratori di Sea indirizzati verso l’esternalizzazione.

Il punto cruciale del documento è la richiesta che la giunta comunale si assicuri che la società di gestione degli aeroporti milanesi garantisca adeguate forme di tutela dei lavoratori, compreso l’eventuale riassorbimento se si verificano eventi sfavorevoli per la società che li avrà assorbiti.

Tutta la vicenda nasce dalla decisione del socio di minoranza di Sea (F2i) di cedere il ramo d’azienda relativo ai sistemi informativi Ict e che comporterà l’uscita dal perimetro aziendale di 60 lavoratori. La preoccupazione dei sindacati è che sia l’inizio di una graduale frammentazione e “svendita” di tutta la società.

Il documento votato nell’aula di Palazzo Marino è il frutto del lavoro svolto dalla Commissione partecipate, presieduta dal consigliere d’opposizione Marco Bestetti (Forza Italia), e del serrato confronto con i vertici aziendali e con i sindacati, per riavvicinare due parti inizialmente molto distanti tra loro.

Matteo Forte è stato, insieme all’ex candidato sindaco Luca Bernardo, l’unico consigliere di minoranza presente in aula che ha votato il documento. Il capogruppo di Milano popolare in Consiglio comunale ha così motivato la sua scelta di essere tra i firmatari dell’ordine del giorno bipartisan e il suo conseguente voto a favore: “Chi come me dieci anni fa sedeva tra questi banchi e fece una battaglia di 32 ore d’aula consecutive per opporsi alla vendita di quote Sea, lo faceva per denunciare il corto respiro di quell’operazione, fatta più per incassare nell’immediato e in totale assenza di prospettiva. Da liberale non sono contro le privatizzazioni, tanto meno contro le liberalizzazioni, ma difendevo allora la visione dell’amministrazione della giunta Moratti di quotare Sea in borsa per poi utilizzare i dividendi a favore del sistema ricettivo della città. Ora come all’epoca non c’è una visione del governo delle partecipate da parte del centrosinistra. Si persegue solo la logica del fare cassa, oltretutto avendo a che fare con un socio di minoranza come F2i che fa il bello e il cattivo tempo, con il rischio di diventare monopolista nel settore dei trasporti e mobilità visto che ha praticamente in mano il sistema aeroportuale lombardo, gestisce il terzo gruppo ferroviario ed ha manifestato la volontà di acquistare Autostrade per l’Italia“.

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