La certificazione di un fallimento politico. Così mi sono espresso nell’aula di Palazzo Marino, durante il dibattito di mercoledì scorso sul Rendiconto di Bilancio 2012. Ammiro il compito dell’assessore Francesca Balzani, costretta a difendere un bilancio indifendibile che eredita da Tabacci e, al tempo stesso, ad avviare una nuova fase di dialogo con il Consiglio per la redazione del prossimo bilancio di previsione, al fine di ovviare al buco di 437 milioni.
Tuttavia rimane il giudizio politico negativo sulla Giunta di cui pure fa parte il nuovo assessore. E che gli arancioni abbiano fallito lo dicono i numeri contenuti nel rendiconto stesso: a fronte di un taglio dal 2010 di 300 milioni ai trasferimenti da parte dello Stato, la sinistra ha proceduto col suo solito paradigma amministrativo fatto di un aggravio di 653 milioni di tasse e di un aumento di 253 milioni di spesa in due anni. Così non va e bisogna avviare per il prossimo anno un ripensamento strutturale del bilancio comunale, che vuol dire anche superare la fallimentare concezione amministrativa della sinistra.