
Milano, che in questi ultimi mesi ha vissuto l’emergenza profughi dalla Siria, dall’Eritrea e dalla Libia, è chiamata a prendere una posizione e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla negazione di quello che è il cuore di tutti i diritti: la libertà religiosa. La città dell’Editto di Costantino, con la sua ventina di sinagoghe, la presenza di 18 confessioni cristiane e in cui al Vigorelli qualche giorno fa è stata celebrata la fine del Ramadan, deve dare un giudizio severo su ogni progetto di potere e dominio fondamentalista che uccide ogni possibilità di pace e convivenza”.
Conclude Forte: “Nei prossimi giorni la Presidenza del Consiglio comunale, che ringrazio per la disponibilità e il supporto dimostrato in questa occasione, valuterà le forme e i modi più adeguati per aderire alla campagna pubblica in difesa dei cristiani di Mosul”.