(OMNIMILANO) Milano, 11 LUG – “L’assenza di iniziativa politica sul tema dei migranti genera rivolte”: è quanto afferma in una nota Matteo Forte, consigliere comunale d’opposizione di Milano Popolare.
“E’ vero che c’è una necessità di rivedere norme vecchie – prosegue – come i tempi per ottenere l’asilo con l’eventuale possibilità di ricorso che allunga ulteriormente l’iter, rende incerte tante situazioni e permette il permanere sul nostro territorio di persone come Kabobo. Tuttavia è altrettanto vero che, come nel resto d’Europa, c’è lo spazio per gli enti locali di gestire il fenomeno in modo razionale. E questo fino ad ora non è stato fatto, nascondendosi dietro il pretesto che è la Prefettura che fa e il Comune si limita ad eseguire”.
Prosegue Forte: “Innanzitutto Sala può presentarsi ai suoi interlocutori istituzionali solo come primo cittadino di Milano o come sindaco della Città metropolitana che coordina oltre 130 comuni. Nella seconda ipotesi si può ragionare in termini di distribuzione di quote in un territorio più vasto, evitando l’assembramento in grandi centri. Poi si può decidere di standardizzare i livelli di accoglienza che tutti i contribuenti sostengono economicamente, superando il mero vitto e alloggio ed evitando di avere persone nullafacenti in giro per la città. In terzo ordine Comune, Città metropolitana, Prefettura e Questura possono accedere ai fondi stanziati dall’Europa per coordinare insieme alle organizzazioni internazionali il rimpatrio volontario assistito per coloro che non hanno diritto allo status di rifugiati e sono migranti economici”.
Conclude il consigliere di Milano Popolare: “Se la politica è l’ambito della ragione, è compito di chi amministra evitare isterismi in materia e di lasciare nel caos un fenomeno epocale come quello migratorio”.