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Scuole: l’eccesso di zelo fa male. Quanto l’amianto

A quei genitori che in queste settimane stanno protestando perché, dall’oggi al domani, hanno scoperto che dal prossimo 12 settembre i propri figli saranno trasferiti in modo coatto da un istituto ad un altro, l’Assessore Carmela Rozza ha risposto in seduta di Consiglio che non hanno a cuore la salute dei bambini quanto il Comune. Ancora una volta, come nel caso della primaria San Giusto, le famiglie subiscono la beffa dell’insulto oltre al danno delle scelte unilaterali della Giunta Pisapia.

Talleyrand, uno degli artefici del congresso di Vienna, raccomandava ai suoi diplomatici: “soprattutto niente zelo”. L’Assessore all’educazione, Francesco Cappelli, dovrebbe rileggersi quella lezione, perché le scuole milanesi pagano un conto salato per l’eccesso di zelo di questa Giunta. Ne sono un esempio le quattro primarie che apprendono dai giornali che da settembre non riapriranno per essere bonificate dall’amianto. In questi giorni i giornali danno notizia di quella di viale Puglie, per cui l’anno prossimo i bambini saranno spostati e si troveranno gomito a gomito con gli adulti del Cpt (Centro permanente territoriale Formazione adulti) di via Oglio. Ma poi c’è anche la scuola Cardarelli di via Caterina da Forlì, che l’anno prossimo dev’essere bonificata per poi essere demolita e ricostruita tra 2 o 3 anni, con evidente spreco di risorse.

Ma perché il Comune non coinvolge mai famiglie e insegnanti per tempo? Perché continua a creare situazioni di disagio senza sviluppare percorsi alternativi e condivisi, evitando di scoprire emergenze dall’oggi al domani e deportare intere comunità da una parte all’altra della città?

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