Si è tenuto oggi alla Camera del Lavoro di Milano un convegno su Area C, il ticket per entrare con l’auto in centro a Milano, organizzato dalla Cgil. Il professore Massimiliano Sartori, docente del Centro di Ricerca sui Trasporti e le Infrastrutture dell’Università Carlo Cattaneo, ha spiegato come a Stoccolma un provvedimento analogo ha messo in crisi il commercio. I dati illustrati hanno evidenziato una diminuzione del 6% del fatturato che si è sostanzialmente “spostato” nei negozi fuori dall’area di applicazione della tariffa (+7%). L’esperienza – cioè l’antidoto ad ogni visione ideologica della realtà – dovrebbe pur insegnare qualcosa alla Giunta rosso-arancione.
A ciò si aggiungono le valutazioni assolutamente condivisibili della Uil di Milano che, in occasione del convegno, ha ribadito: “Come era ovvio l’area C si è rivelata ininfluente per finalità ambientali come del resto lo è stato l’Ecopass. La diminuzione dell’inquinamento è un obiettivo che va perseguito con i più efficaci strumenti contro tutte le fonti che lo generano e su di una superficie molto estesa. Peraltro l’intero traffico milanese è calato dell’1,2%: anche per la decongestione del traffico non possono funzionare gli interventi su modeste dimensioni territoriali”. “La questione centrale – sottolinea la nota Uil – rimane quella dei parcheggi, sia di interscambio ai confini della città presso le stazioni metropolitane e ferroviarie che di quelli interrati in città. La differenza tra il fabbisogno e le reali disponibilità enorme. Per le oltre 500.000 auto che entrano ogni giorno in città, i posti disponibili nei parcheggi di interscambio sono poco più di 20.000. I buoni risultati, che migliorano anche l’ambiente e il paesaggio urbano, si ottengono con un più efficiente sistema integrato di parcheggi a pagamento, con la ‘circolazione canalizzata’, con la drastica limitazione del tempo di sosta in superficie e la tariffa progressiva, con l’obbligo di usare i parcheggi interrati per chi debba entrare nel centro in auto, con le “isole ambientali” e le aree pedonali. Per Milano è indispensabile il completamento delle linee 4 e 5 della MM e in generale una maggiore offerta di trasporto pubblico ridefinendone gli assetti tariffari per incentivarne l’uso”. Il sindacato ha poi concluso: “ci auguriamo che questa complessa materia venga ridiscussa con maggiore organicità e con il coinvolgimento effettivo di tutti gli interlocutori più rappresentativi della città”.