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Bullismo, garantire pluralità e libertà ai genitori nei corsi a scuola

forte-in-comune(OMNIMILANO) Milano, 26 GEN – (SEGUE). “Prevedere il riconoscimento di contributo” a progetti di “attività educativo-didattiche nelle scuole o corsi di formazione e aggiornamento per educatrici e docenti, relativi a: pari opportunità; bullismo e cyberbullismo; educazione all’affettività ed educazione sessuale; dispersione scolastica; educazione alla cittadinanza, alla legalità, al contrasto della radicalizzazione islamica tra le giovani generazioni e di pratiche di mutilazione genitale femminile (clitoridectomia, escissione, infibulazione ed altre analoghe pratiche), quali violazioni dei diritti fondamentali all’integrità della persona e alla salute delle donne e delle bambine; superamento di discriminazioni e violenze relative al sesso, alla confessione religiosa, alla disabilità e al rispetto per la vita, anche quando fragile, debole e indifesa, da quella nascente a quella in fase terminale”. Questo è il contenuto della delibera presentata oggi a Palazzo Marino da Milano Popolare, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il capogruppo Matteo Forte, il Presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati e l’Assessore all’educazione del Municipio 9 Deborah Giovanati.

Tre i criteri individuati dalla delibera al cui rispetto sono sottomessi i contributi dei Municipi: garantire “processi di consenso informato” nei confronti dei genitori; garantire un “pluralismo culturale” che salvaguardi la “libertà educativa dei genitori” e che nel caso di corsi sul contrasto alla discriminazione di genere “l’interpretazione non presenti profili contrari all’impianto costituzionale italiano”. La delibera nasce dopo un episodio avvenuto proprio nel Municipio 9 dove a corsi ufficialmente contro il bullismo ha preso parte l’arcigay e avrebbe dovuto partecipare anche un’esponente del Pd, la consigliera comunale Sumaya Abdel Qader, che veniva presentata solo come scrittrice e avrebbe dovuto parlare di Islam ma poi, viste le polemiche, non ha più partecipato. “Questi temi – ha detto Deborah Giovanati che ha già ottenuto il via libera alla delibera dalla giunta del Municipio 9 – solitamente vengono affrontati con un atteggiamento di parte e senza coinvolgere veramente i genitori. Noi invece chiediamo che il progetto specifico sia dettagliato e ottenga il consenso delle famiglie”. Le ha fatto eco Bramati, Presidente del Municipio 5, che ha spiegato che con questa proposta “noi parliamo a tutto il mondo della scuola, docenti e genitori. L’idea di destinare fondi, e dare certi criteri di indirizzo per ottenerli, è per favorire tutte le componenti della scuola e perché si mettano insieme in vista di quel patto educativo che vede al centro i nostri ragazzi”. Forte ha concluso precisando: “Noi siamo quelli che difendono e difenderanno sempre la parità scolastica e la libertà della scuola, ma questa sarebbe una battaglia parziale se ad essa non si affiancasse quella per la libertà nella scuola“.

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