Il Tar respinge il ricorso dell’Associazione Coscioni e di Marco Cappato. Esulta Matteo Forte (Fdl)
di Giambattista Anastasio, su il GiornoMilano del 31 ottobre 2025
Il Tar della Lombardia ha dichiarato inammissibile «per difetto assoluto di giurisdizione» il ricorso dell’Associazione Luca Coscioni e di Marco Cappato contro la deliberazione con la quale il Consiglio regionale, il 19 novembre 2024, aveva votato in favore della pregiudiziale di costituzionalità sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito. Detto altrimenti: quel giorno la maggioranza di centrodestra aveva rinunciato a discutere nel merito, in Aula, la proposta di legge sul fine vita perché la materia non era stata ritenuta di competenza regionale. Una posizione ora condivisa dai giudici amministrativi. L’Associazione Coscioni aveva impugnato, in particolare, l’atto presentato da Matteo Forte, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, di confessione ciellina, in qualità di presidente della Commissione Affari istituzionali del Pirellone.
«La sentenza del Tar conferma la piena legittimità dell’operato del Consiglio regionale e ribadisce il principio fondamentale della netta distinzione tra la funzione legislativa e quella amministrativa – dichiara Forte -. La sentenza ha infatti ribadito che noi eletti dai lombardi abbiamo legittimamente espresso la volontà di non discutere il progetto di legge. Ma non solo: il Tar ha anche ricordato che “il sindacato del giudice amministrativo cede di fronte al principio costituzionale della separazione dei poteri”». Ma Filomena Gallo e Cappato, segretaria nazionale e tesoriere della Luca Coscioni, valutano nuove azioni legali: «il Tar ha ritenuto di non potersi esprimere, ma cosi facendo consente che un Consiglio regionale possa impedire ai cittadini di vedere anche solo discussa una proposta di legge di iniziativa popolare. Tantissimi cittadini hanno firmato affinché fosse discussa. È una ferita alla democrazia partecipativa».