
Nella richiesta di archiviazione il pm scrive che gli indagati “nella memoria difensiva documentano come tutte le affermazioni effettuate durante la conferenza stampa non erano frutto di allusioni malevole ma di dati oggettivi, di incontri e collaborazioni effettuati tra esponenti del Comune di Milano in forza Pd e associazioni nelle quali vi erano esponenti ideologicamente legati all’estremismo islamico”. La conferenza stampa rientrava insomma nell’espressione “costituzionalmente garantita del diritto di critica politica”. “Sono felice che sia finita così – ha concluso Maryan Ismail -, mi interessa dire alla comunità islamica milanese che c’è diritto di critica politica“. (ANSA).