(OMNIMILANO) Milano, 24 GIU – “Come oggi sostengono molti osservatori, la Brexit può essere un’occasione per Milano”. È quanto dichiara in una nota il consigliere comunale d’opposizione, eletto con Milano Popolare, Matteo Forte.
“Come spesso accade in queste fasi drammatiche della storia europea, quello che è un punto di non ritorno può essere trasformato in un’occasione di rilancio per un continente fatto di grande aree urbane in una positiva competizione tra loro. Da questo punto di vista Milano, con le filiali di banche estere già presenti sul territorio, un sistema di eccellenze che vanno dalla moda al food al design, una discreta rete infrastrutturale, una capacità di investire sul capitale umano garantita da una pluralità di enti formatori di qualità come le nostre otto università, può compensare Londra nel ruolo di importante piazza finanziaria europea“.
Spiega Forte: “Per ambire a questo ruolo, però, non basta chiedere ad un premier amico qualche fondo in più per attrarre imprese e capitali. È del tutto evidente che gli enti locali attualmente sono per lo più articolazioni del potere centrale, poiché vivono di trasferimenti statali e di compartecipazione a imposte fissate per legge. E in tempi di crisi per la finanza pubblica i comuni si limitano poi a sopperire ai tagli governativi con un aumento delle aliquote che, negli ultimi anni, ha accresciuto la pressione fiscale generale. Tutto ciò, ovviamente, a detrimento di chi produce ricchezza e occupazione. Si pensi all’Imu su capannoni, uffici, negozi e botteghe: ormai pesa come costo del lavoro. Occorre molto di più, come aprire un confronto serio col governo per arrivare ad una autonomia reale, che per esempio implicherebbe un ruolo fondamentale della Città metropolitana nella definizione del contesto economico in cui operano le imprese sul territorio. Significherebbe, per esempio, la possibilità di adottare una fiscalità di vantaggio nella prima area urbana per numero di addetti e per aziende attive, con conseguente assunzione di responsabilità degli effetti di una riduzione dell’aliquota dell’imposta nazionale alle imprese locali, in assenza di compensazioni e sovvenzioni da parte di altri enti regionali o statali”.
Conclude Forte: “Sala si impegni per questo e per trasformare una circostanza storica critica in un’opportunità di crescita per il nostro territorio. E quindi per il Paese”.