(OMNIMILANO) Milano, 24 FEB – “Se si approva una legge che vieta nei fatti a chiunque di praticare il proprio culto è inevitabile che la Consulta si pronunci sulla sua incostituzionalità. Del resto anche per i cattolici impegnati in politica la libertà religiosa è un principio non negoziabile tanto quanto la difesa della vita e della famiglia”. È quanto dichiara Matteo Forte, consigliere comunale d’opposizione del gruppo Polo dei milanesi, in merito alla bocciatura da parte della Corte costituzionale della cosiddetta legge anti-moschee promulgata da Regione Lombardia.
“Il problema rappresentato dalle aree messe a bando dal Comune di Milano è costituito dal fatto che tra le associazioni islamiche assegnatarie ci sono conclamate realtà fondamentaliste, connotate politicamente e addirittura presenti nelle black list di Germania ed Emirati arabi. In questo senso anche la Giunta Pisapia non tutela la libertà religiosa di quei fedeli musulmani integrati che vogliono pregare senza finire nelle maglie di organizzazioni affiliate alla Fratellanza musulmana. Per tali motivi il bando va fermato e come opposizioni ci batteremo fino a fine mandato.
Per quanto riguarda il futuro – conclude Forte – credo che si possa ripartire dall’esperienza della consulta istituita dall’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni e dai pareri emessi dai rappresentanti moderati dell’Islam accreditati all’epoca dal Viminale sotto la guida del viceministro Alfredo Mantovano”.