(ANSA) – ROMA, 3 DIC – “Già dalla legge di stabilità, così com’è uscita dal Senato, le famiglie italiane hanno raccolto solo delusioni. Ora a rendere ancor più amaro il prossimo Natale rischia di mettercisi anche la riforma dell’Isee“: è il commento preoccupato di Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari.
“Avevamo già segnalato nei mesi scorsi le molte criticità contenute nel decreto che meritoriamente si propone di innovare uno strumento fondamentale per l’accesso a tanti servizi erogati dagli enti pubblici” dice Belletti, che cita il valore della prima casa, “assolutamente sovrastimato col risultato di penalizzare chi ha risparmiato per i propri figli“. “Inoltre rimane insoddisfacente la scala di equivalenza in particolare per le famiglie con figli, ancor più se in situazioni di particolare disagio”. “La scala di equivalenza così come è stata disegnata dal ministero – prosegue – non valuta in modo realistico l’effettivo impatto del costo dei figli al crescere del loro numero: in base ai dati Istat il primo figlio ha un costo pari mediamente a 0,5 volte il costo di un adulto, 0,62 il secondo, 0,78 il terzo e così via, costi ben superiori a quanto riconosce la scala Isee approvata stamattina. Un’adeguata valutazione del costo dei figli, oltre a rappresentare una misura di equità e giustizia sociale, costituirebbe anche un segnale forte di lotta alla denatalità, vera emergenza sociale“.
“Come Forum avevamo sollecitato una rivisitazione della proposta iniziale. Una sollecitazione raccolta anche in sede parlamentare. Studieremo accuratamente il decreto per capire quanto è stato raccolto di quelle grida dall’allarme. Intanto rinnoviamo la richiesta di un periodo sperimentale e di una conseguente verifica finale a cui partecipino anche i rappresentanti delle famiglie. Anche perché così, dialogando con le associazioni, forse si eviteranno i gravi errori recentemente commessi su Imu ed esodati. Perché poi a pagare sono sempre e solo i cittadini e le famiglie” conclude Belletti. (ANSA)