(OMNIMILANO) Milano, 08 APR – “Le posizioni di Piccardo smascherano definitivamente il Caim e quella parte di islam a cui la sinistra vuole concedere aree pubbliche e moschee”: così interviene Matteo Forte, consigliere comunale d’opposizione e candidato con Milano Popolare a sostegno di Stefano Parisi.
“Commentando la scelta delle nostre autorità di vietare l’ingresso in Italia al predicatore kuwaitiano Tareq Suwaidan, sul suo profilo facebook il coordinatore del Caim difende l’imam scrivendo che ‘subisce l’ostracismo solo a causa delle sue posizioni anti-sioniste a sostegno del popolo palestinese’. Piccardo non solo ignora che il Belgio ha inserito proprio Suwaidan nel sistema informativo di Schengen dal 2014, per cui da allora gli è inibito l’ingresso in qualsiasi paese del sistema, ma gli è pure sfuggita la differenza tra anti-sionismo (categoria politica) e incitamento all’odio e alla violenza contro gli ebrei. Spiego la seconda prendendo a prestito le parole di Suwaidan che, non dimentichiamolo, sarebbe venuto in Italia a formare e istruire imam. Il predicatore vicino alle posizioni fondamentaliste dei Fratelli musulmani ha dichiarato ad un evento pubblico nel luglio del 2014: ‘Non abbiamo paura del martirio. Poco fa stavate cantando: la morte per Allah è il nostro desiderio supremo. […]. Tutte le madri della umma – non solo quelle palestinesi – dovrebbero allattare i propri figli con l’odio verso i figli di Sion. Li odiamo, sono i nostri nemici. Dobbiamo instillare questo nei cuori dei nostri figli sino a che sorgerà una nuova generazione che li cancellerà dalla terra‘.
Capisco che a uno come Piccardo – prosegue il consigliere Forte – siano sfuggite queste informazioni, come del resto gli era sfuggito che la sua affiliata, la turca Milli Gorus che risulta prima per costruire la moschea a Lampugnano, è annualmente nella black list del ministero degli interni tedesco. Chiedo solo a Beppe Sala, vincitore delle primarie e comprimario del capolista Pd Pierfrancesco Majorino, di evitare di inserire qualche amico di Piccardo nelle liste a suo sostegno, come avvenne nel 2011. E dal guardarsi bene dal proseguire con il bando moschee della giunta uscente”.